Nuoto, panacea per tutti i mali?

idrokinesi
Una delle leggende metropolitane più radicate nel mondo del wellness,  inteso come stare bene con se stessi e il proprio corpo, a mio avviso è l’utilità terapeutica del nuoto verso qualsiasi problema muscolare-articolare-scheletrico…

Penso che tutti noi, almeno una volta nella vita, in seguito ad una problematica che ci condizionava negativamente ci siamo sentiti dire la frase “ vada in piscina a fare del nuoto”, spesso pronunciata proprio da una figura medica, per cui risuonava ancora più autorevole…


Hai mal di schiena? Vai a nuotare…  Hai problemi posturali? Vai a nuotare…  Ti fanno male le ginocchia? Vai a nuotare…  ecc… ecc… Il classico caso di una risposta che va bene per tutti i mali…

Ironie facili a parte, quello che non mi convince è sempre il voler generalizzare tutto, quando invece ogni singola problematica, ogni singolo caso andrebbe analizzato nello specifico…

Di sicuro il lavoro in acqua ha delle caratteristiche che lo rendono ideale per un certo tipo di trattamenti.. 

Il minor carico di gravità, una migliore stabilizzazione, un miglioramento della circolazione, una riduzione del battito cardiaco a parità di sforzo, tutte proprietà dell’acqua che il lavoro a secco non garantisce…

Però in questi casi sarebbe più corretto parlare di idrokinesi…

Mentre il nuoto è un’attività fisica – sportiva non così semplice o adatta a tutti… 


piscina o palestra
Proporre ad una persona, che magari ha poca confidenza con l’acqua o non è mai entrata in piscina, di andare a fare del nuoto, significa indirizzarla verso un peggioramento, perché sicuramente non possiederà uno stile impeccabile e ciò porterà ad ulteriori scompensi e dolori…

Quindi sarà costretta prima a lavorare sulla tecnica e poi sulla sua problematica nel migliore dei casi, andando comunque a dilatare i tempi di recupero…
 


Il nuoto è assolutamente consigliabile come attività fisica, sportiva o preventiva, ma in caso di problematiche prima di mettersi una cuffia in testa e buttarsi in acqua occorrerebbe capire quale sia il percorso rieducativo più adatto… 

In palestra, in piscina o magari utilizzando entrambi gli spazi…